di Signor Retrò
Ad aprile abbiamo trovato un pezzo di libro. Eravamo in due, era l’alba, scendevamo a piedi da una festa sulle alture. Eravamo stanchi, avevamo ballato tutta la notte e avevamo ancora un bel po’ di strada da fare. Il pezzo di libro era gettato in un angolo del marciapiede, sulla soglia di una porta. Ci ha incuriosito e lo abbiamo raccolto. Un libro datato, di narrativa. Dalla metà rimasta della quarta di copertina abbiamo scoperto l’autore. Lo abbiamo sfogliato e abbiamo letto ad alta voce qualche frase per ingannare il tempo sulla via del ritorno. Era un oggetto intrigante. Perché mai qualcuno dovrebbe strappare un libro? Perché mai qualcuno dovrebbe strappare un libro come quello? Perché mai qualcuno dovrebbe strappare un libro come quello e gettarlo per strada?
Qualche giorno dopo, cercando carta su cui disegnare, mi è ricapitato in mano il pezzo di libro. Mi sono stupito, non ricordavo di averlo tenuto. Era fragile ma aveva pagine già rilegate. Era la metà di un tascabile, facile da portare in giro, perfetto per i miei scarabocchi, l’ho preso.
L’idea di illustrare una frase per pagina non mi è venuta subito. Ho pensato che fosse troppo tardi, ero al terzo disegno. Ho comunque riguardato le prime pagine e ho scoperto che in ciascuna c’era una frase che ben si adattava a ciò che avevo disegnato. Ho preso la coincidenza come un segno del destino e ho continuato a seguire quell’idea nata per caso. Ho fatto tutto con una certa fretta, senza pensarci troppo. Quando le parole hanno cominciato a delineare una trama plausibile mi sono lasciato trasportare, come qualcuno che le leggesse per la prima volta; anche quando questa trama ha cominciato ad intrecciarsi con le vicende del mio immediato passato. Ho continuato a seguire quell’idea nata per caso disegnando a caso su un pezzo a caso di un libro a caso, trovato per caso e ho scoperto che in fondo il caso non esiste.
Gettato in un angolo del marciapiede, ad aprile abbiamo trovato un pezzo di libro che, in qualche modo, parla di noi che lo abbiamo trovato. Sarei curioso di sapere che fine hanno fatto gli altri pezzi, a chi erano destinati.
In basso la versione in slideshow dell’opera. Subito dopo, la stessa opera in immagini singole.
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