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Rocco Carnevale
Rocco Carnevale, lucano, nasce il 7 Giugno 1975, vive e lavora nella sua terra nativa. Ancora adolescente comincia a seguire le sue più grandi passioni: la musica e la fotografia. A 16 anni comincia da autodidatta a studiare la fotografia, ma per una serie di eventi se ne allontana per diversi anni fino al 2011 quando riprende a fotografare con la stessa passione. Dopo un breve approccio con la fotografia digitale, ritorna all'utilizzo del supporto analogico. L'utilizzo della "pellicola" però non è frutto di romantica nostalgia, è un approccio fisico all'arte fotografica, che per lui non è solo vedere, ma anche toccare, odorare, dare forma concreta alla emozioni. Girovago, spesso solitario nel tempo libero gli piace prendere appunti e cogliere sensazioni dei luoghi con la fotocamera: i suoi lavori spesso non sono frutto di una lunga progettualità, ma di impulsi emotivi che lo spingono a comunicare, attraverso i suoi scatti, l'urgenza delle sue idee e dei suoi, a volte tormentati, moti dell'animo. Quella di Rocco Carnevale è una fotografia colta, che si nutre non solo di riferimenti della storia della fotografia, appunto, ma anche dell’arte. Spesso i suoi ritratti richiamano ad una dimensione surreale, onirica e in parte ingannevole, come alcuni sogni spesso possono essere. Sdoppiamenti, sfocature, ottenute con ombre che rendono la sua resa fotografica quasi pittorica, in un equilibrio sapiente di nitidezza e sfumato, ammaliano lo sguardo dello spettatore, che si lascia sedurre dagli effetti illusori della sovrapposizione o degli oggetti che fanno parte della scena e va alla ricerca del profondo significato di ciò che è immortalato. Come nelle pagine di una biografia queste immagini, che quasi sempre hanno come protagoniste figure femminili, non solo rappresentano una lettura del mondo del fotografo, ma anche delle sue emozioni, di quelli che lui definisce “demoni”: la fotografia diventa quindi uno strumento di autoanalisi (ma, d’altra parte, per quanti fotografi è esattamente questo?). Il risultato finale, però, tocca le corde profonde dell’animo di chiunque le osservi, perché racconta di sentimenti, emozioni, inquietudini, di portata universale.
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Villa Mira

di Diego Scordino;
copertina di Rocco Carnevale

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Cromatismi

di Sara Spanò;
copertina di Rocco Carnevale

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Ida a pezzi

di Benedetta Carrara;
copertina di Rocco Carnevale

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Il filo delle eredità

di Danilo Paris;
copertina di Rocco Carnevale

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