PDFB #8, anno V

di Malgrado le mosche
copertina di Alessandra Procaccio

Voi non avete idea di che esperienza surreale può essere scrivere questi editoriali anche a mesi, anni di distanza. A settembre 2023 si ritornava a scuola? Eravamo stanchi, malinconici, c’avevamo caldo? Chissà.

Sembrerebbe che la priorità all’epoca fosse il film di Barbie. Come eravamo tenere e spensierate.
Un mese dopo sarebbe scoppiato (in notorietà) tutto il disastro in Palestina e chi l’avrebbe mai detto che si sarebbe arrivate a questo? Un po’ tutte a dire il vero. Viene quasi da sospettare che per prevedere le disgrazie del futuro basterebbe andare a vedere di cosa si preoccupano i centri sociali da almeno una quarantina d’anni. Per adesso come metodo funziona, per lo meno finché ce ne lasciano aperto qualcuno.

Che poi anche adesso che scriviamo questo editoriale è settembre, di due anni dopo, ma sempre settembre. Abbiamo caldo, nessuno di noi torna più a scuola, che siamo ciuccione vecchie (lo eravamo anche prima) e malinconiche lo si è sempre un po’.

Fortunatamente ci siamo scordate il film di Barbie.

In questo PDFB, come sempre a cura di mariel e Beatrice Fiorenza, su un progetto di Simone Perazzone e Letizia Anelli, ci sono i racconti di Mario Bianco o Mario Ennio Remo Bianco, che sono la stessa amabile persona, Agata Spinelli, Lucia Tradii e della stessa mariel. Le copertine dei racconti sono di Alessandra Procaccio.


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